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Show must go on

Show must go on

Signore e signori, lo sfavillante mondo della moda, côté emergenti (e indipendenti).

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Le sfilate, che possono essere collettive (comprendere più stilisti ) di designer indipendenti, mettono in scena vere e proprie opere d’arte, servono soprattutto allo stilista per conservare un’immagine unica nel mondo intero

Musica, teatralità, location alternative, effetti scenografici sono alcuni tra gli ingredienti che ancora oggi continuano a stupire e ad affascinare il pubblico.

Il designer indipendente, oggi, crea abiti che sono pezzi unici, pensati più come oggetto d’arte  che come elementi da produrre in serie: puro esercizio stilistico fine a se stesso e, talvolta, solo autocelebrativo.

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L’ingresso del primo abito in passerella è soltanto l’ultima fase del lavoro di mesi e Il fashion show è in tutto e per tutto un breve spettacolo teatrale, un progetto artistico in cui ogni dettaglio è importante al fine di comunicare la collezione.

Balasz Mayer direttore artistico BFW

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Un capo visto in passerella potrebbe non arrivare mai nelle vetrine dei negozi. É il caso di creazioni particolarmente stravaganti pensate appositamente per lo spettacolo.

La sfilata è uno show, un’esibizione. Si allestisce un evento che richiede costi stellari di progettazione e realizzazione. I riflettori sono puntati non soltanto sulla collezione, ma sul direttore artistico, l’apparato scenico, le scelte coreografiche, le musiche, le modelle, le collaborazioni artistiche, il tutto sorretto dall’opera di professionisti del marketing, per un evento scintillante che durerà pochi minuti.

Daemon couture / Szabó Ilona

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La moda non è solo produzione di pezzi di stoffa che riparino dal sole o dal freddo, è un’espressione artistica. In passerella è consentito osare nelle forme laddove nella quotidianità sarebbe poco pratico


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Per i designer indipendenti, disseminati in tutti i punti del globo, la moda è un atto da solista in cui l’unico modo di guardare è guardare avanti, sia in termini di identità di genere, di doti artigianali, di sostenibilità, di realizzazione di capi assolutamente audaci che resteranno solo in esposizione o immortalati in una fotografia come opere d’arte.

Un designer indipendente ha bisogno di grandi investitori per emergere ma esiste anche una generazione di designer che producono da soli i loro modelli perché non può essere sempre e solo tutto business. 

Alla Budapest fashion week ci sono designer audaci e controcorrente che escono fuori dagli schemi, espressione artistica del proprio mondo immaginario che ancora fanno sognare e divertire  un pubblico globale, senza età e senza genere, che abbandona le regole del lusso a tutti i costi, del Dio denaro, della moda come status symbol, tutto ciò che è lontano anni luce dalla visione di un’artista . 

ELI.B – Blooming

Budapest fashion week 2024