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Soave sia il vento

ELI.B  Attualità   Soave sia il vento

Soave sia il vento

 

“Soave sia il vento”: la perfezione dell’addio in Mozart

In Così fan tutte, l’opera che più di ogni altra incarna l’ambiguità e il gioco degli affetti, Wolfgang Amadeus Mozart ci regala uno dei momenti più sublimi della sua produzione: Soave sia il vento. Questo terzetto, eseguito da Fiordiligi, Dorabella e Don Alfonso nel primo atto, è una preghiera dolcissima affinché il viaggio per mare dei due amanti sia sereno.

Il brano è un capolavoro di equilibrio e grazia: le voci si intrecciano in un’armonia perfetta, accompagnate da un’orchestra che, con dolci onde sonore, evoca il movimento del vento e del mare. La ripetizione del desiderio di un vento soave (soave sia il vento, tranquilla sia l’onda) crea un senso di sospensione, quasi di ipnosi, che incanta e commuove.

Ma dietro la bellezza del canto si cela un’ironia sottile: mentre Fiordiligi e Dorabella intonano con sincerità il loro augurio, Don Alfonso, che ha orchestrato la scommessa sulla loro fedeltà, è già consapevole dell’illusione dell’amore eterno. Il momento è, dunque, di struggente malinconia: il destino dei personaggi è già scritto, e questa musica, così perfetta e celestiale, ne amplifica il senso di ineluttabilità.

Con Soave sia il vento, Mozart raggiunge una sintesi sublime tra semplicità melodica ed espressività emotiva, confermando ancora una volta il suo genio nel trasformare una scena quotidiana in un istante di pura eternità.

 

“Soave sia il vento,
tranquilla sia l’onda,
ed ogni elemento
benigno risponda
ai nostri desir”